NON SMETTERE MAI DI STUDIARE PER MIGLIORARE LA PROPRIA ARTE Trascrivo oggi fedelmente un aneddoto, quello dell'incontro tra il giovinetto Pavarotti e l'ormai celebre tenore Gigli a Modena nel 1947:
«Quando avevo circa dodici anni, Beniamino Gigli venne a cantare nel nostro Teatro Comunale. Gigli era senza dubbio il tenore più famoso del mondo in quel periodo. Io avevo ascoltato i suoi dischi per anni, suonati e risuonati da mio padre, quindi ero particolarmente eccitato. Andai a teatro a chiedere quando sarebbe venuto a provare, poi, all'ora indicata, mi ripresentai e mi lasciarono entrare: evidentemente capirono dalla mia aria seria che non avevo nessuna intenzione di disturbare.
Pavarotti nel 1969 |
Gigli era quasi sulla sessantina, ma cantava meravigliosamente. Lo ascoltai per un'ora fare i vocalizzi, poi, quando ebbe finito, sopraffatto dall'ammirazione mi precipitai verso di lui e annunciai la grande notizia che anch'io volevo fare il tenore.
Gigli fu molto gentile. Mi diede qualche colpetto sulla testa e disse: "Bravo, bravo ragazzino. È una bella ambizione la tua. Ma dovrai lavorare duro".
"Lei per quanto tempo ha studiato?" domandai, cercando di prolungare la conversazione.
"Mi hai sentito studiare anche adesso. Ho appena finito... per oggi. Sto ancora studiando, capisci?"
Non posso dirvi l'impressione che mi fecero quelle parole. Era un tenore di fama mondiale, riconosciuto da tutti come uno dei più grandi d'ogni tempo, eppure studiava ancora per migliorare la sua arte. Ci penso ancora adesso e spero che anch'io, come lui, non perderò mai l'impulso a far meglio.
Volevo davvero diventare un tenore all'età di dodici anni? No, devo ammettere che non ci pensavo sul serio. Mi ero lasciato semplicemente trasportare dall'ammirazione per quella voce favolosa e dall'entusiasmo di vedere così da vicino un connazionale famoso in tutto il mondo. (...)
Certo, a casa sentivo di continuo i dischi dei grandi tenori, ma a quell'età come avrei potuto pensare seriamente di emularli? Dopotutto, Dio avrebbe potuto fare di me un basso.»
Questo episodio, utile per tutti gli studenti di canto, diventa significativo soprattutto per i ragazzi frettolosi che vogliono diventare tenori a tutti i costi subito e senza studiare!
da: Luciano Pavarotti - Crescere a Modena
(tratto dal libro "io, Luciano Pavarotti", a cura di William Wright - Arnoldo Mondadori Editore, 1981; titolo orig. "Pavarotti My Own Story")
Un saluto cordiale, M° Astrea Amaduzzi
Belcanto Italiano ® Masterclasses dal 28 luglio al 3 agosto 2016 a Recanati (MC)
"Lo studio della perfezione della più alta Tecnica Vocale Italiana"
Docenti:
Astrea Amaduzzi Soprano & Singing Teacher
Mattia Peli, Conductor, Pianist & Composer
A cura del Centro Internazionale di Studi per il Belcanto Italiano "Beniamino e Rina Gigli"
e dell'Associazione "Beniamino Gigli" - Recanati
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Info e prenotazioni: segreteria.belcantoitaliano@gmail.com
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