New York Novembre 29/1921
Parlare del Successore di Caruso
è sacrilegio, è profanare la Sua
memoria, è violare una tomba
sacra all'Italia ed al mondo intero!
Gli sforzi d'ogni Artista debbono
mirare, oggi, a raccogliere e conservare
l'eredità artistica del Grande Scomparso,
non con vanitose esibizioni, ma con
tenace studio per il trionfo del puro
e del bello!
Egli così lottò, e noi, per la gloria dell'Arte,
dobbiamo con dignità, seguirne l'esempio!
Beniamino Gigli
(Ringraziamo il sito: www.liricamente.it per aver pubblicato questo bel documento su Gigli)
Questo scritto testimonia l'umiltà del grande Gigli: Il 26 novembre 1920 egli fece l'ingresso al Metropolitan di New York, di nuovo con Mefistofele; fu un successo e il direttore del teatro gli prolungò la scrittura, prima per altri due mesi poi per quattro anni. Il successo fu favorito sia dall'apprezzamento importante della comunità italiana che dalla dichiarazione perentoria di Enrico Caruso, che vide in lui il proprio successore. Il 2 agosto 1921 Caruso scomparve e la stagione del Metropolitan, da lui inaugurata per diciotto anni, lo fu quell'anno da Gigli con La traviata di Giuseppe Verdi. Fu regolarmente presente al "Met" per oltre un decennio e il successo si estese a molte altre città (San Francisco, Philadelphia, Chicago). Nello stesso periodo fece tournée in Europa (fra cui l'importante debutto il 27 maggio 1930 al Covent Garden di Londra in Andrea Chenier) e Sudamerica.
(http://it.wikipedia.org/wiki/Beniamino_Gigli)
(http://it.wikipedia.org/wiki/Beniamino_Gigli)
Il Metropolitan Opera House, come appariva durante i concerti del grande Gigli |